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‘Non conosci mia mamma. Dopo che papà è morto si è arresa. Non penso che le piacciano molto gli uomini. Non dopo quello che le ha fatto mio padre. Non mi far domande, perché non te ne parlerò.’

Paul stava pensando che non voleva saperlo, essere coinvolto nel passato di qualcun altro. Stava ancora affrontando il proprio. Si alzò, dicendo, ‘Devo andare.’

Quindi anche David si alzò, chiedendo, ‘Credi che se la caverà?’

‘Dimmi — dicevi che la terapia costa una fortuna. Chi la pagherà?’

‘Non ne ha parlato.’

‘No?’

‘No, però non lavorerà per un po'. Il documento prevede la copertura solo per un paio di mesi, giustamente. Poi sarà al verde.’

Paul disse, ‘Da quanto la conosci?’

‘So dove vuoi andare a parare — sei un tipo sospettoso, non è vero? Lo sei stato sin dall’inizio. Non sono nato ieri, sai. Pensi che solo perché mi ha chiesto di prestarle dei soldi sia una sorta di cacciatrice d’oro.’

‘Già te ne ha chiesti?’

‘Solo per aiutare a cavarsela, dopo che avrà finito i suoi risparmi. Le ho offerto ospitalità qui, ma non ne vuole sapere. Penso che sia piuttosto timida, veramente, schiva. Non approfitterebbe di me. So che sembra dura, ma è una ragazza dolce in fondo.’

Paul si fermò. Poi disse, ‘Se fossi in te la frequenterei per un po' prima di prestarle qualcosa. Vedi come va.’

‘Qualche migliaio di tanto in tanto non mi farà andare in bancarotta. Guarda questo posto. Uno zio me lo ha lasciato in eredità. Tutto pagato, e ne avanza una parte. Me lo posso permettere.’

‘È questo che mi spaventa. Lascia che ti dia il mio numero.’

CAPITOLO OTTO

NONOSTANTE LA CASA fosse in buone condizioni, una delle camere da letto aveva bisogno di manutenzione. Così il giorno dopo Paul comprò una vernice color magnolia e ricoprì la carta da parati a fantasia che suo padre aveva messo quasi trent’anni prima.

Aveva passato un po' di tempo pensando a David e a quello che Araminta stesse facendo con lui. E si era anche chiesto dove si collocasse Cliff nella scena, se c’entrava. Pensò a Cliff e i suoi tre scagnozzi, seduti in giro tra pub e bar, inventandosi stratagemmi per guadagnare soldi facili, vendendo merce rubata nei mercatini dell’usato o nei negozi di cambio, in cerca di dritte. Si domandò quanto fossero pericolosi, se avesse dovuto dire qualcosa di loro a Rick, cercarli su un elenco di qualche genere, vedere se erano conosciuti dai poliziotti di Coventry. Da quel che aveva detto Cliff si stavano preparando per un colpo e Paul dubitava che quella particolare truffa coinvolgesse Araminta. Probabilmente era qualcosa di più diretto e con cui sporcarsi le mani.

Aveva visto Araminta occuparsi del suo proprio imbroglio, disporre David a consegnarle dei soldi per aiutarla mentre sarebbe stata apparentemente disoccupata. Ma si chiese se fosse tutto lì. Forse c’era un’altra parte. David era un po' serioso e magari non mondano, viveva da solo in una casa incompiuta lasciatagli da un parente. Forse era vittima di una donna attraente che lo teneva sulle spine, che non avrebbe stabilito una relazione seria ma avrebbe sempre mostrato una promessa di gratificazione per lui. Riusciva a vedere Araminta farlo, trascinandolo nello stesso modo con cui aveva trasportato lui inizialmente. Consapevole della sua influenza, senza ammorbidirsi, aspettandosi di essere obbedita. Aveva conosciuto donne del genere già, e aveva rischiato di ricaderci con lei, prima che avesse notato il proprio comportamento — sorriso sterile, accettazione di offese occasionali — e fece sì di allontanarsi.

O magari Cliff aveva combinato la storia tra lei e David e faceva tutto parte di un piano più grande, che coinvolgeva tutti loro. Forse si erano spinti fin lì — truffare uno scapolo solitario per ottenere i suoi risparmi. Nel pub Cliff aveva chiesto come stava David, perciò ovviamente lo conosceva, o per lo meno si sentiva a suo agio a chiederglielo. Paul riusciva a immaginare Cliff lavorarsi David nello stesso modo con cui aveva cercato di fare con lui: dicendo che conosceva qualcuno che gli sarebbe piaciuto, una ragazza attraente, una donna in carriera, qualcuno con cui avrai delle affinità … Ma quello non poteva essere esatto, no, perché lei aveva detto che David lavorava per il consiglio comunale del quartiere, e lei scriveva qualcosa sul consiglio, sulla corruzione — sì, quello sarebbe stato il suo biglietto d’ingresso: una chiamata al suo ufficio — si dice che sei una persona onesta, David, e posso fidarmi di te. Allora dimmi dei maneggi che accadono a porte chiuse nella sede del consiglio …

Stava ancora pensando ad Araminta quando il telefono squillò, e non fu sorpreso quando la sua voce percorse la linea.

‘Cos’hai detto a David ieri?’

‘Gran bel modo di iniziare una conversazione,’ disse.

‘Non scherzare con me, Paul. Cosa gli hai detto? Sei tornato indietro e hai parlato con lui, non è vero?’ Disse furiosa.

‘Non ti puoi lamentare se ho voluto parlare con lui, il tuo modo frettoloso di portarmi via. Cosa sarei dovuto essere, un accompagnatore per farlo ingelosire? Posso capire perché mi hai scelto, ma non mi hai dato l’opportunità di brillare.’

‘Che cazzo stai dicendo?’ disse lei, spingendo con le parole, ansiosa di sfogarsi. ‘Mi ha chiamato questa mattina, dicendo … dicendo che non avrebbe fatto quello che gli avevo chiesto.’

‘Prestarti denaro?’

‘Non sono affarii tuoi. Lo hai turbato, non è vero? Cosa gli hai detto?’

‘Niente. Una specie di consiglio amichevole. Dopo che gli hai detto del tumore ho pensato che ne avesse bisogno.’

Ora lei rimase in silenzio e lui sapeva che si stava preparando, stava passando al setaccio le potenziali vie da percorrere, pensando a ciò che sapeva di lui e cosa poteva funzionare.

Con la voce meno sicura di sé, disse, ‘Ti ho portato là perché pensavo che fossi un amico.’ Ok, quindi questa è la direzione, pensò. ‘Sapevo che quello che dovevo dirgli gli avrebbe fatto molto male, potevo avere bisogno di un po' … un po' di sostegno.’

‘Capisco la tua posizione … gli dirai qualcosa di talmente sconvolgente che potrebbe avere bisogno di qualcuno con cui confortarsi, così porti un completo estraneo. Cosa potrà mai andare storto?’

‘Non lo conosci. Ha bisogno di supporto, qualcuno di cui fidarsi. Tu sei affidabile.’

‘Questa è la cosa più carina che tu mi abbia mai detto.’

‘Affanculo.’

‘E la cosa del tumore è vera?’

Silenziosa di nuovo, e Paul poteva vederla, il telefono sulla guancia mentre elaborava quello che avrebbe potuto dire.

Ma riuscì ancora a sorprenderlo: ‘Incontriamoci questa sera. Il Litten Tree, in cima a Hertford Street, al Bull Yard. Ne parleremo dopo.’

‘Vedo se riesco. Ho una discreta mole di lavoro, qui.’

‘Vieni e basta. Alle otto.’

CAPITOLO NOVE

RICK OSSERVAVA KIRKLAND allineare una buca, solita routine, tenendo il putter come un pendolo, come se avesse fatto una differenza al suo colpo deplorevole. Guarda la posa accucciata e con le ginocchia flesse sulla palla, come Jack Nicklaus, ma ogni volta che porta indietro il putter per dare il colpo, si disallinea e salta la buca. Rick lo aveva visto accadere molto spesso, ma gli piaceva troppo vincere per dire a Kirkland quale fosse il suo problema.

Il venerdì pomeriggio era il suo momento per il circolo di golf, per fare fruttare le sue milletrecento sterline di tessera a dosi settimanali. C’erano voluti tre anni per trovare gli sponsor, ma ora ce l’aveva fatta e cercava di approfittare dell’iscrizione ogni volta che poteva, senza lasciarsi crescere l’erba sotto i piedi. Il venerdì era il giorno migliore ma cercava di giocare nei tornei del fine settimana se poteva, abbassando il suo handicap.

Il campo si chiamava Shooters Hill, a Greenwich, un paio di miglia da Canary Wharf, da non credere. Vedute sulle colline gentili del Kent a nord, raggianti come ora al sole delicato della sera. Visto il suo lavoro pensò che era uno scherzo che fosse membro proprio di questo circolo, ma gli andava bene, e se poteva procurare un ingresso anche a Kirkland, tanto meglio.

Il tiro di Kirkland scivolò oltre la buca. Ecco qui — non impara mai. Rick mentì a denti stretti.

‘C’eri quasi, amico, quasi. Buca difficile.’

Kirkland fece un putt visto che era nella linea di Rick, poi prese la sua palla dalla buca, piegando un ginocchio e puntando l’altra sua gamba dietro per mantenersi in equilibrio, come una cicogna. Era nuovo nel distretto e Rick lo aveva preso sotto la sua ala, ma non aveva intenzione di viziarlo. Se eri nel distretto già avevi quello che ti serviva e sapevi come cavartela da solo.

La buca successiva era un breve circuito par tre, Rick a tirare per primo … quando il suo telefono squillò.

Kirkland alzò le mani, Non ci credo, Rick guardò lo schermo e alzò il dito indice: Devo proprio rispondere.

Disse al telefono, ‘Ok, stronzo, perché non mi hai detto che te ne stavi andando? E dove diavolo sei, ad ogni modo?’

La voce di Storey pacata come sempre, quel modo che aveva di rimanere a distanza da te pur stando seduto nella sedia accanto. Sapeva rimanere distaccato. Questo lo rendeva bravo nel suo lavoro.

Quando ne aveva uno.

Storey disse, ‘Non volevo parlare, tu sai cosa avresti detto.’

‘Hai ragione, anche se dubito che avrei detto molto — più probabile che ti avrei picchiato fino a lasciarti senza sensi. Una cosa veloce, visto che non hai molto buon senso, per cominciare.’

‘Una mia decisione, Rick. Non potevo rimanere e poi non potevo restare in città. Inoltre, mio padre è morto. Avevo cose da fare.’

Questo sistemò Rick ma non per molto. Capiva la famiglia, ma pensava che Storey poteva ormai averlo superato, avendo passato un po' di tempo fuori come gli suggerirono gli psichiatri, per poi rientrare, rimontare in sella, come dissero loro.

Disse, ‘Storey, sei uno stronzo. Quello che ti è successo poteva succedere a chiunque. Stavi eseguendo degli ordini, e inoltre sei stato assolto.’

‘Non sarei dovuto essere nella posizione di avere bisogno di assoluzione. È stata colpa mia.’

Rick era con lui quella notte e poteva ancora vedere il corpo a terra, gli altri colleghi in piedi tutti intorno a guardarlo, tutti loro pensando Poveraccio, Storey, saranno casini per questo.

Non conta quanto ti eserciti, le cose possono sempre andare male.

Non importa. Pensava a quello che gli aveva detto Thomas, Riporta indietro Storey, abbiamo bisogno di lui, era uno dei migliori, sguardo fermo, buon respiro. Fare un salto al vecchio indirizzo di Storey non lo aveva condotto da nessuna parte se non a una ramanzina dalla sua vicina, quella ragazza sudaticcia che, pensava, sapeva più di quello che diceva. Probabilmente le piaceva Storey. Piaceva spesso alle donne.

Disse, ‘Capisco perché te ne sei andato, avevi bisogno di tempo, tutta quella storia. Ma ti stai lasciando troppo andare. Dovresti rimetterti in sesto e riportare il tuo culo quaggiù.’

‘Ho dato le dimissioni — dimentichi?’

‘Puoi essere reintegrato.’

‘Thomas che dice? Simpatico come sempre? Posso immaginarmelo a chiederti di parlarmi per convincermi a tornare perché non sopporta di farlo lui.’

‘Che importa, no? Non si tratta di lui.’

‘Lo so, stai pensando a me. Siete tutti così calorosi e accoglienti laggiù. Andate a dormire abbracciando un orsacchiotto di peluche.’

Kirkland stava esercitando il suo swing, controllando la sua estensione, mantenendo la sua ultima posizione e ispezionando l’angolo del suo gomito come se appartenesse a qualcun altro. Rick si voltò di schiena, dicendo a Storey, ‘Quindi se non hai intenzione di tornare e non mi dirai dove ti trovi, di che si tratta? Se non ti dispiace ho un giovane ragazzo qui che aspetta di essere battuto. E non mi va di ripetermi.’

‘Tu e il tuo dannato golf. Si dà il caso che potresti essermi utile.’

Eccoci qua, pensò Rick. Non ti mollano mai quando hanno bisogno. Non riesco a disattivare il dispositivo nelle loro menti — accedere a informazioni che non si possono ottenere altrove. Aveva visto molti uomini lasciare la polizia ed entrare nella sicurezza privata, poi fare una chiamata informale, tanto per sentirsi, e puoi trovare un indirizzo per me … Di solito diceva, No, che diamine, non posso. Se volevi quel tipo di informazioni saresti dovuto restare in divisa.

Ma probabilmente era meglio tenere Storey dalla propria parte che farlo indispettire per ora. Se Thomas lo voleva indietro, allora avrebbe dovuto continuare a parlare con Storey finché qualcosa non si sarebbe spezzato e avrebbe fatto la sua mossa.

Disse, ‘Vuoi usarmi e buttarmi come uno straccio sporco.’

‘Proprio così.’

Così Rick ascoltò Storey raccontargli del gruppetto con cui era venuto a contatto, questa donna, Araminta, e un uomo di nome Cliff. In qualche modo era rimasto coinvolto con loro e ora stava al gioco per scoprire cosa stavano tramando. Non sapevano nulla di lui ma sembrava che apprezzassero i suoi modi.

Rick disse, ‘Quindi cosa vuoi? Arresti? Cauzioni?’

‘Niente. Conosco Elliott perché lo conoscevo a scuola. Beh, l’ho visto in giro. Questa donna, Araminta, penso che sia una totale imbrogliona. Sii buono se appare collegata a lui, anche se ne dubito.’

‘Dovresti passare il caso ai poliziotti locali. Perché diavolo ti immischi?’

‘Mi dà qualcosa da fare. Inoltre, sono un paladino della giustizia, no? Nato per combattere il crimine.’

‘Smamma. Ora vado a dare uno schiaffo alla quattordicesima buca, quindi levati di torno.’

‘Non cadere e non farti male.’

Rick interruppe la connessione, si voltò e vide Kirkland che lo guardava, sopracciglia alzate, come se si aspettasse di sapere di chi era la chiamata.

Dimenticalo. Non aveva bisogno di sapere niente. Se Rick avesse infranto la legge dando informazioni a Storey, meno persone lo sapevano meglio era.

CAPITOLO DIECI

LI VIDE ANCORA prima di raggiungere la porta d’ingresso del pub — i tre uomini di Cliff stavano gironzolando fuori, due di loro fumavano, il terzo, quello che pensava presumibilmente olandese, con una pinta in mano. Diamine. Era la sua ombra? Non poteva fare niente senza che ci fosse Cliff?

Si diede un’occhiata intorno. Il Litten Tree era un gastropub in una zona trafficata vicino al centro della città, sulla strada che portava alla stazione dei treni e poi a Kenilworth. Poteva vedere il grande televisore a parete attraverso le doppie porte, doveva essere largo due metri se non di più. Il locale sembrava piuttosto frequentato nonostante la strada fosse tranquilla.

Disse, ‘Gran bella coincidenza rivedere ancora voi tre.’

Gary, quello basso con lo sguardo intenso, pestò la sua sigaretta con il piede. ‘Chiacchierone come sempre. Riesci mai a fermarti?’

‘Tirate fuori il meglio di me. Araminta è in giro?’

Gary lanciò un’occhiata a Tarzan. ‘Che dici, Tarz? L’hai vista?’ Gli piaceva usare il tizio alto come suo burattino, pensò Paul, un modo per farsi bello. Prima che Tarzan potesse rispondere continuò, ‘Sono sicuro di averla fiutata in giro. Una gonna in cerca di qualcuno che ci si intrufoli, come una cagna in calore. Eh, Tarz? Hai visto nessuno che corrisponda alla descrizione?’

Tarzan diede un tiro alla sua sigaretta, scuotendo il capo.

‘Non di recente, no. Niente gonne dall’odore forte qui in giro.’

Paul disse, ‘Allora che succede? State aspettando qualcuno? Sapete, qualcuno molto tempo fa mi disse che se vedi tre uomini in piedi fuori da un pub, due di loro probabilmente sono gay, e l’altro è geloso. Quindi chi è chi?’

Gary si strinse i pantaloni con la cintura, guardandosi intorno per vedere se qualcuno stesse guardando, e Paul si preparò in caso arrivasse un pugno. Tarzan tirò fuori la sua sigaretta, Paul pensava si stessero preparando, cercando il momento, quando Dutch cominciò a ridere.

‘Ma dove diavolo volete andare,’ disse. ‘L’esperto di swing vi ha fatto fessi.’

‘Taci,’ disse Gary, mentre Paul guardava la sua faccia arrossire. ‘Diversamente dal mio compare Tarzan qui, io sono sicuro della mia fottuta mascolinità.’

‘Sì, ho visto,’ disse Dutch. ‘Si vede su tutta la tua faccia.’

La porta del pub si aprì e Cliff ora era là, tozzo e muscoloso, consistente nel suo spazio, Paul iniziò a notare meglio l’influenza che avrebbe potuto avere sulle persone. Cliff disse, ‘Cos’è questo, uno stupido istituto femminile?’

‘Stavamo giusto —’

‘Sì, sì, vi avevo detto di dirmi quando l’idiota si sarebbe presentato.’

Paul disse, ‘Ti riferisci a me?’

‘Tu che ne pensi? A buon intenditore … Qui, scendiamo da questa parte,’ prendendo il braccio di Paul e portandolo lontano dalla luce della porta principale, muovendosi con sicurezza lungo la recinzione del Bull Yard e verso il sottopassaggio che conduceva a un parcheggio multi-piano.

Paul, dimenando il braccio libero, cominciò a chiedersi dove stessero andando. Era questo a cui voleva arrivare Cliff, era la sua mossa per il colpo che aveva in mente? O c’era dell’altro?

Si fermarono in mezzo al sottopassaggio, davanti a un muro piastrellato in bianco e nero. Tirò, poi rilassò i muscoli. Trovò il suo centro. Sintonizzò il suo udito, ora ipersensibile al movimento dei loro passi sull’asfalto, cinque uomini si posizionano, la brezza leggera proveniente dal sottopassaggio, il puzzo a esalare da una mezza dozzina di contenitori di rifiuti industriali blu.

Cliff disse, ‘Ti devo parlare di Minty, lo sai, no?’

‘Lei è qui?’

‘Non importa. Che intenzioni hai con quella ragazza? Stai cercando di portartela a letto? Una ragazza così attraente? Sarà anche un’oca per la maggior parte del tempo, ma sa il fatto suo, te lo garantisco.’

Paul indietreggiò, ponendo una distanza tra lui e Cliff, dicendo con disinvoltura, ‘Sono affari tuoi per caso? Ce l’ha il ragazzo, no?’

‘Lo hai conosciuto ieri, non è vero. Conosco tutta la storia. È parecchio arrabbiata che tu ci abbia parlato. È convinta che tu stia rovinando la sua vita sentimentale. Dovresti starci attento, amico, non metterti in mezzo tra una ragazza e un compagno affezionato, sai che intendo?’

Paul intuì che si trovava improvvisamente circondato, intanto gli altri avevano cambiato la loro posizione.

Disse, ‘Che significa?’ Poi pensò di aggiungere, ‘Mi stai minacciando?’

Cliff diede un’occhiata ai suoi uomini uno a uno prima di tornare da lui. ‘Ti pare una minaccia? Semplicemente cinque individui a parlare in un tunnel schifoso. Potremmo stare a parlare di pesca, no, se conoscessi una sola cosa sulla pesca. Questa è una cosa che non ho mai capito — perché lo chiamano “angling”? Cosa diavolo è un angolo? Cioè, cosa c’entra.’

Paul disse, ‘Cosa stai tramando con Araminta e David? Si tratta del tumore? Darle dei soldi mentre sarà sottoposta alle cure … Sono sorpreso che lui ci abbia creduto.’

‘Cosa, con la tua grande esperienza di psicologia umana come ispettore assicurativo, la vedi così?’

‘Tra le altre cose.’

Cliff annuì nel buio, come se si aspettasse che Paul dicesse così, o qualcosa di simile. Disse, ‘Esatto, sapevo che non eri uno stupido impiegato. Sei troppo petulante. Cos’altro abbiamo qui? Tipo nei tuoi trascorsi?’

Paul non disse nulla, lo guardò soltanto, lasciando che il suo sguardo si fermasse su quello dell’altro uomo come un grosso carico.

Cliff disse, ‘Scommetto che eri nell’esercito. Tutte quelle idiozie dell’avere viaggiato … Scommetto che hai fatto un periodo in Irlanda o Iraq o qualcosa così, vero?’

Paul continuò a fissarlo in silenzio … lascia che funzioni, non farti scappare nulla.

Allora Cliff sembrò scocciato, disse, ‘Fanculo — semplicemente non disturbare David. È un bravo ragazzo con un compito importante. Diversamente da te.’

‘Se lo dici tu.’

‘Oh, ora parli, sì? Credevo che il fantasma dei parcheggi si fosse preso la tua lingua. Allora starai lontano da lui, lo farai?’

‘Lo prenderò in considerazione —’

In seguito si chiese se Cliff gli avesse lanciato un segnale che non vedeva o se fosse semplicemente un ordine … ma un grosso colpo lo colse sulla nuca, facendolo barcollare, buttandolo a terra, probabilmente un pugno proveniente da una delle lunghe braccia di Tarzan, e poi Dutch era lì sulla sua faccia, una strana espressione sul volto a sottolineare i suoi tratti, Paul rispose con un pugno che lo colpì nello stomaco e gli tolse l’aria dai polmoni. Nella successiva frazione di secondo si aspettò qualcosa da Gary, ma non arrivò nulla.

Poi Cliff fu di fronte a lui e sentì delle mani afferrargli le braccia e aiutarlo a ricomporsi, sentiva il proprio respiro affannato, la vista sfocata e un male alla testa che partiva dal retro del cranio. Pensava che sarebbe stato perquisito.

Si chinò di nuovo e voleva sputare ma non lo fece. Ora Cliff lo stava lasciando in pace e gli dava dei colpetti sulla schiena, come se avesse passato un test. Paul si assicurò di non dire nulla, di respirare profondamente invece. La sua vista stava cominciando a farsi più nitida, anche se gli veniva da vomitare.

Cliff si avvicinò di nuovo e abbassò la voce per parlargli all’orecchio. Disse con discrezione, ‘Vieni dentro quando te la senti. Prenditi il tempo che ti serve. Nessuno verrà ucciso.’

Poi Paul sentì gli uomini allontanarsi, parlando tra di loro. Si fermò con le mani sulle ginocchia e sentì il sapore della bile in fondo alla gola.

Era contento che si fossero levati dai piedi.

NEL MOMENTO IN cui raggiunse la porta si sentiva meglio e si chiese perché stesse tornando dentro al pub. Voleva da bere ma non sapeva quanto ancora avrebbe potuto pensare a Cliff e alle abitudini della sua pseudo banda criminale. Ma sapeva anche che se mollava ora sarebbe apparso debole, e qualsiasi cosa stesse succedendo tra lui e Cliff, non poteva permetterselo.

Eccoli là, seduti vicino alla vetrata principale, non un capello fuori posto, ben lisciati, tutti loro apparivano sobri tranne Gary, che voleva dimostrare che ora era in vantaggio rispetto a Paul.

Fece stridere la sedia a terra e si sedette di fronte a Cliff, fissandolo negli occhi, poi si girò da Gary, che gli stava ancora mezzo sogghignando, il suo sguardo esaltato.

Con un movimento casuale Paul fece cadere a Gary la pinta di birra sulle gambe, e prima che Gary potesse spostarsi indietro e alzarsi, Paul gli afferrò i capelli e gli premette la faccia verso la schiuma bagnata, trattenendolo lì mentre tornò a guardare Cliff, ignorando i tentativi di Gary di scostarsi. Tarzan e Dutch si erano agitati ma non fecero nulla.

Cliff non si era mosso. Disse, ‘Gary non ti ha mai fatto niente.’

‘Veramente? Allora dovrebbe pensare alla compagnia che tiene.’

‘Si sta bagnando là. Puzzerà anche, dopo.’

‘Aveva bisogno di un cambio di vestiti in ogni caso. Mi stavo stufando della sua giacca.’

Paul spinse via la testa di Gary e quell’ometto si alzò in piedi, la birra che colava dalla sua faccia, e fece un passo avanti.

Cliff disse a bassa voce, ‘Non farlo. Non qui. Vai a pulirti la faccia. Ti insegno io a ridere delle disgrazie altrui.’

‘È finito’, disse Gary, pulendosi il mento. ‘Aspetta e vedrai. Quando meno se lo aspetta.’

Se ne andò, in direzione del bagno. Dutch andò al bar e tornò con dei fazzoletti e asciugò il tavolo.

Cliff disse, ‘Mi ricordo di te dai tempi della scuola ma non mi ricordo veramente di te. È come se ti conoscessi — giocavi a rugby, capitano della squadra di tennis. Non ricordo di averti visto molto in giro. Intendiamoci, non ero a scuola spesso. Mi cacciavo sempre nei guai. La mia vita ha preso una direzione diversa dalla tua, no? Sono entrato nel giro delle droghe, poi della delinquenza spicciola per pagarle. Le solite storie. Sono riuscito a fermarmi prima di arrivare alla roba pesante. Ho vissuto qui da allora. Un piccolo pesce in un piccolo lago. Ehi, dove hai imparato quella roba?’

‘Che roba?’

‘Gary stava cercando di liberarsi dalla tua presa ma lo tenevi giù con una mano. È roba da Corpi Speciali o cose del genere? Punti di pressione e così via?’

Paul si disse che era stato fortunato — si trovava a sedere in un angolo tale da potere premere sulla testa di Gary senza troppo sforzo. Non era completamente fuori forma, nemmeno, quindi fu in grado di ruotare la spalla e il gomito per mantenere l’uomo più piccolo premuto in basso.

Disse, ‘Ho imparato qualche cosetta. Autodifesa. Il settore assicurativo può essere uno sporco lavoro.’

Cliff stava guardandosi le spalle.

‘Ecco di ritorno Gary. Ora possiamo andare. Alzatevi.’

PAUL PENSAVA CHE finalmente stessero andando da qualche parte quando uscirono, e Cliff lo guidò verso un grande furgone bianco parcheggiato sulla strada vicino a una fermata dei taxi.

Cliff aprì la portiera del conducente e salì mentre Dutch fece scorrere indietro lo sportello del lato passeggero e disse a Paul di entrare. Una volta dentro Paul trovò posto e notò che Tarzan salì dietro di lui e prese il sedile di fronte, le molle cigolanti all’assettarsi dell’enorme uomo. Si chiese se Tarzan sarebbe dovuto stare a sorvegliarlo. Dutch e Gary erano davanti con Cliff, che accese il motore, mise la prima e si allontanò dal centro della città.

I tre nei sedili anteriori iniziarono a parlare tra loro ma Paul non riusciva a sentirli col rumore che c’era dietro. Diede un’occhiata in giro ma non c’era niente di interessante. C’era un sedile libero di fianco a lui e uno accanto a Tarzan, ma il furgone era per la maggior parte vuoto: un piano in metallo scanalato, i passaruota e un paio di cinghie elastiche con ganci di metallo alle estremità per legare i beni trasportati. I finestrini posteriori erano schermati.

Disse a Tarzan, ‘Così di chi è la Bat-mobile?’

Tarzan si sporse in avanti, le sue lunghe braccia appoggiate tra le ginocchia, Paul notò che diversamente dalla prima volta che si erano incontrati, l’uomo indossava qualcosa simile a un completo da uomo — giacca e pantaloni coordinati, scarpe nere, camicia bianca con colletto abbottonato ma senza cravatta. Sembrava impacciato e Paul pensò che non fosse abituato a vestirsi elegante.

Tarzan disse, ‘Non mi piaci, perciò non parlarmi. Prenderai un altro colpo dietro alla testa.’

‘Pensavo che stessimo iniziando ad andare d’accordo.’

‘Mi hai dato del frocio.’

‘Era un’insinuazione. Non dovresti prendermi seriamente.’

‘Non lo faccio. Ora chiudi quella bocca.’

‘Mi piace il tuo completo.’

Tarzan lo fissò ma non disse nulla. Paul provò a sentire che cosa stava dicendo il gruppo davanti ma parlavano troppo piano, Cliff occupato con il cambio e l’accelerazione del motore proveniente dal piano del furgone, sentiva l'azionamento trasmesso dal motore alle ruote posteriori vibrare sotto i suoi piedi.

Ora Paul riconobbe una svolta della circonvallazione, passato il Ramanda Hotel, e immaginò stessero andando verso Tile Hill, sul lato ovest della città. Qualche minuto e le luci delle case rimasero alle loro spalle, stavano guidando attraverso Hearsall Common, pianura e oscurità su entrambi i lati.

Disse a Tarzan, ‘Lavoravo qui quando avevo diciotto anni. Lavoro estivo. Un’azienda costruttrice di pezzi di macchinari, vendita di dispositivi. Tile Hill, vicino a Massey Fergusons.’

Aveva toccato un argomento che portò Tarzan a pronunciarsi. ‘

‘Ora è chiuso,’ disse. ‘Hanno abbattuto tutto, e ci hanno costruito delle case.’

‘Sarà bello quando finiranno di costruire Coventry, no?’

Ma l’interesse di Tarzan sembrava limitarsi a quello; tornò a guardare Paul con pigro disprezzo, le sue dita congiunte tra le ginocchia.

Cliff stava rallentando, fece un’ultima svolta, rallentò ulteriormente e finalmente si fermò. Sbirciando attraverso il parabrezza Paul poteva vedere che erano in una strada chiusa, forse un complesso industriale, poche macchine parcheggiate sul lato della strada. Un singolo lampione illuminava il marciapiede.

Dal sedile anteriore, Dutch si voltò e si avvicinò a Paul, la sua faccia pallida prese colore.

‘Ora sei dei nostri, amico, sei dei nostri. Sai in cosa ti sei cacciato? Non ne hai idea, vero?’

Cliff disse, ‘Dutch,’ e l’uomo tornò a guardare fuori dal finestrino come il resto di loro. Paul si chiese cosa fosse a rendere tutti loro così entusiasti. Si trattava di un furto? Si aspettavano che si mettesse guanti e passamontagna e saltasse una recinzione metallica con loro?

Impossibile. Erano troppo impreparati e non avevano alcun attrezzo con loro. Quindi stavano ispezionando qualcosa, esplorando un edificio forse, o mostrandoglielo … probabilmente era quello. Mostrandogli quello che stavano per fare lo stavano rendendo complice, portandolo al crimine un po' alla volta, rendendogli sempre più difficile uscirne.

Cliff sollevò un dito, puntando attraverso il parabrezza verso destra, parallelamente a dove erano parcheggiati. Paul spostò la sua posizione per seguire la direzione del dito. Vide un paio di bassi magazzini industriali color grigio opaco, ognuno con una portineria vuota. Cliff sembrava indicare il più lontano dei due.

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Возрастное ограничение:
0+
Дата выхода на Литрес:
16 мая 2019
Объем:
290 стр. 1 иллюстрация
ISBN:
9788873043591
Переводчик:
Правообладатель:
Tektime S.r.l.s.
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