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Читать книгу: «Dubbi Amorosi», страница 3

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Dubbio XII

 
Un cocchiero Lombardo aveva in casa
una cognata detta Dorotea;
del cocchiero una notte il cazzo annasa
e finge che la madre le dolea;
quei forse che l’avea già persuasa
a questo, il cazzo ritto le porgea
dicendo: or prendi su, cognata, questo.
Lo prese. Or cerco se commesse incesto?
 
Risoluzione XII
 
A ventitré propria questione ottava,
nel capitolo accedit già fu detto
che in delictis s’attende se sia prava
l’intenzione o sia per buon rispetto;
onde costui, che la cognata chiava
sol per guarirla e non per altro effetto,
se miri al fin la causa come deve
non farà incesto, ma peccato lieve.
 

Dubbio XIII

 
Era gravida monna Berniciglia
e vide un cazzo dalla sua finestra
colla testa sì grossa, che somiglia
ad un grosso bolzon d’una balestra;
lei, che voglia n’avea, lo prese a briglia
tutta gioiosa colla sua man destra
e se lo pose in bocca con gran furia.
Peccò costei di gola o di lussuria?
 
Risoluzione XIII
 
Né in l’un né in l’altro avea costei peccato
giudico, se con Bartol non m’inganno,
nel titol delle somme dello stato
imperiale, ove non può né affanno
né pena aver chi ha il ventre ingravidato,
acciò che il parto non ne senta danno.
Similmente a costei non dee vietarsi
cosa che al ventre venga utile a farsi.
 

Dubbio XIV

 
Per far Messer Pataffio al figlio onore,
gli diè Porzia Procelfa sua vicina
per moglie, il qual non ebbe mai vigore
di porre proprium gladium in vagina;
onde per non restarne in disonore
da sé il buon vecchio ruppe la puttina,
poi mostrò la camiscia alli parenti.
Utrum può dirsi stupro dalle genti?
 
Risoluzione XIV
 
Una persona sola in unione
il padre e ‘l figlio son considerati
e ne’ Digesti ubi de Legatione,
lege sciendum, tertia de’ legati,
che l’un per l’altro oprar possan s’espone,
s’alcuna cosa far sono obbligati;
onde stupro non fu se le aprì l’alvo
per render l’onor del figlio salvo.
 

Dubbio XV

 
Stava Zanetta musica cantando
alla finestra ad aspettar guadagno;
ecco ch’un pescator viene remando,
che aveva un cazzo spaventoso e rnagno,
scagliossi in groppa contra punteggiando:
ambo gustaro dal capo al calcagno,
poi nulla dielle, andò a far il suo offizio.
Puol agir lei de praestito servizio?
 
Risoluzione XV
 
Nil est, s’ella ha servito con la potta
e lui col cazzo oprando ha soddisfatto,
e se restò con lui stando di sotta
tutta malconcia egli di sopra ha fatto;
unde lex naturalis sancta e dotta
innominato chiama un tal contratto,
ibi prescriptis verbis nei digesti,
paragrafo, s’io feci, tu facesti
 

Dubbio XVI

 
Il marito di Giulia del Cancello
avea bisogno di certi quattrini.
La moglie vende un certo locarello
che avea per dieci scudi a due facchini.
Confina il loco con ser Antonello,
quel mastro che conficca i malandrini;
e de congruo dimanda egli ogni cosa.
Avea ragion per qualche testo o glosa?
 
Risoluzione XVI
 
Messer sì che può tutto dimandare,
se per l’anno non ha fatto tardanza,
perché la moglie, in questo caso, pare
una statua, ch’adorna quella stanza.
Et approbamus, così scrisse il Chiare
de jure congruo, in nostra costumanza;
talché se vuol ser Antonel, si scioglie,
però apprezzi il contratto con la moglie.
 

Dubbio XVII

 
Fu già lasciata Prudenzia Ciambella
dal marito per spazio di molt’anni;
ma perché la pativa di renella
e nel pisciar sentiva grandi affanni,
più d’una volta fece star con ella
un, ch’il rimedio aveva sotto i panni.
Vuol la moglie il marito, ora ch’è giunto:
utrum obstet praescriptio in questo punto?
 
Risoluzione XVII
 
S’è stato assente per anni quaranta,
che più non l’abbia son d’opinione,
ché così vuol la legge giusta e santa
de quadraginta annorum praescriptione,
nel modo che Matteo d’Afflitto canta
nella decimaterza decisione.
Onde costui se l’ha prescritto, quello
vada a trovarne un’altra nel bordello.