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Capitolo Dodici

DRIIN.

L'ultima campanella suonò e fu finalmente ora per Rachel d'incontrarsi con le sue amiche, e andare a casa di Emily per la loro festa di “preparazione”.

Rachel aspettò le ragazze nel cortile anteriore della scuola. La casa di Emily distava solo cinque minuti a piedi dalla scuola, perciò tutte avevano deciso di incontrarsi lì e camminare insieme.

Rachel, Emily, Liv, Kate, Jen, Jess e Taryn si riunirono nel cortile davanti alla scuola e cominciarono a dirigersi verso la casa di Emily. Era la prima volta che Rachel usciva con Liv, Kate e Jess, perciò non sapeva che cosa aspettarsi. Improvvisamente, la sua serata a New York City le si palesò nella mente, e il corpo entrò in tensione. Sperava e pregava che quella serata non sarebbe finita come quella che aveva trascorso con Taryn, Emily e Jen, ma immaginava che sarebbe stato quasi impossibile, perché era il ballo della scuola, e non era richiesta la carta d'identità!

Sentendosi in vena di chiacchierare, Rachel si avvicinò a Liv e Jess, che stavano camminando l'una accanto all'altra, e cominciò a parlare con loro.

“Allora, siete eccitate per stasera?” chiese, mentre si avvicinava.

“Immagino di sì,” Liv disse.

“Sì,” disse Jess. “E aspetta di vedere che cosa ho portato, la parte migliore.”

Liv ridacchiò e fece un piccolo salto. “Che cos'è?” Rachel chiese.

“Oh, vedrai!” Jess rispose.

Rachel non riusciva ad immaginare di che cosa si trattasse. All'inizio, pensò che forse era un vestito sexy, o delle scarpe con la zeppa e dai tacchi altissimi, ma quando le ragazze si avvicinarono alla casa di Emily, Jess tirò fuori delle sigarette e una bottiglia di Absolute Vodka. Rachel restò ferma. Si sentì un po' a disagio per questo, ma non seppe come reagire. Tutte le altre ragazze stavano ridendo e prendendo sigarette dal pacchetto di Jess, e le stavano accendendo.

“Prendi, Rach,” Jess disse, mentre le dava una sigaretta.

“Oh, no grazie,” Rachel rispose.

“Coraggio, perché no?” Jess chiese. Tutte le ragazze si misero a guardarla.

“Io ecco…non fumo,” Rachel disse nervosamente.

“Non finché non ci hai incontrato, prima non lo facevi!” Jess disse, mentre provò a ridare la sigaretta a Rachel.

Rachel non sapeva che cosa fare. Avrebbe dovuto rifiutare o prenderla, così da non dover più affrontare la pressione per entrare nel giro. Non voleva che le ragazze la odiassero, ma stava anche diventando chiaro che queste non erano le ragazze giuste per diventare sue amiche, dopotutto. Quel gruppo faceva uso di alcol e fumo e – immaginava – se non avevano ancora cominciato, avrebbero probabilmente cominciato a fare uso di droghe. Rachel non era mai stata una ribelle, e, anche se l'idea era sembrata interessante sul momento, nel lungo termine sapeva che non era ciò che voleva.

“No grazie, sto bene così,” Rachel disse fermamente.

“OK, resta noiosa allora,” Jess disse con un sorriso scherzoso.

Rachel si sentì infastidita dalla cosa, ma intuiva, dal tono di voce di Jess, che stava solo scherzando con lei. Comunque, non era stato bello.

Le ragazze entrarono in casa di Emily, e cominciarono a prepararsi. La casa di Emily era immensa; era la casa più grande che Rachel avesse mai visto. Aveva delle grosse colonne davanti all'entrata, e, quando si entrava dalla porta d'ingresso, ci si trovava in un foyer su due piani, che – Rachel ne era certa – era grande quanto tutta la sua casa.

Rachel improvvisamente si fece una nuova immagine di quelle ragazze, e si rese anche conto che erano un po' diverse da lei.

Quando salì di sopra, in camera di Emily, che le sembrò immensa, aprì il suo borsone, e tirò fuori il suo vestito color foglia di té, con i fiori rosa shocking e arancio, e lo appese ad una gruccia. Sentendosi imbarazzata, Rachel si guardò intorno per vedere se qualcuno avesse notato il suo vestito, e stesse facendo dei commenti al riguardo. Sapeva che non era il vestito più bello, e che forse era una cattiva scelta, ma non si poteva tornare indietro a questo punto.

Rachel dette uno sguardo ai vestiti che le altre ragazze stavano tirando fuori. Erano chic e belli. Lei era leggermente sorpresa, venendo da questo gruppo “punk”, che si preparassero diventando così carine.

“Il tuo dove l'hai preso?” Taryn chiese a Jen.

“Ho preso il mio vestito da Saks con mia madre durante il fine settimana,” Jen rispose.

“Il mio invece l'ho preso da Bloomingdales! E' un BCBG,” rispose Taryn.

Rachel non sapeva di che cosa queste ragazze stessero parlando, ma pensava che quei negozi e marchi fossero migliori, e più costosi, di quelli che lei acquistava da JCPenney. Rachel non volle chiedere nemmeno, perché non voleva che sapessero che lei non ne aveva alcuna idea.

“E il tuo?” Liv disse, guardando il vestito di Rachel con disapprovazione.

“Oh, è vecchio, l'ho comprato in un negozio in Pennsylvania, che probabilmente non conosci neanche,” Rachel disse.

Ricordava perfettamente il giorno in cui aveva comprato quel vestito con Dana e il loro gruppo. Mancavano poche settimane alla Parata di Pasqua, e tutte le ragazze avevano voluto comprare dei nuovi vestiti. Erano saltate nell'auto della madre ed erano andate da Wal-Mart a fare acquisti. Rachel scorse il suo vestito non appena entrarono nello scompartimento per giovani, e sapeva che era quello giusto. Ricordava le urla di approvazione delle ragazze quando lo aveva provato. Si era sentita alla grande con quel vestito addosso, e sapeva che era perfetto. Senza contare che Rachel ricordò tutti i complimenti che aveva ricevuto quando l'aveva indossato.

Ora, era una nuova partita. Quel vestito era come la peste laggiù. Rachel non riusciva a capire perché fosse bello in Pennsylvania e brutto a New York.

“Non puoi davvero indossarlo,” Emily disse. “Ho delle cose da prestarti.”

Sentendosi insicura in merito al suo vestito, lei raggiunse l'armadio di Emily insieme a lei. Rachel immaginò che non le avrebbe fatto male provare altre opzioni.

“Ho questo vestito baby doll di Marc Jacobs,” disse Emily, mentre lo tirava fuori. “Oppure, questo vestitino nero, LBD, di Banana Republic.”

LBD..LBD…Rachel stava cercando di spremersi le meningi provando a comprendere questa terminologia. Guardò i vestiti, e decise che avrebbe provato quello di Banana Republic. Rachel lo indossò, e notò che le stava come un guanto. Non si era mai sentita più sexy in tutta la sua vita. Era un abitino corto nero, che arrivava a metà coscia. Era aderente sui fianchi e sul sedere, e metteva in risalto la sua vita formosa. Era a maniche corte, ma aveva un taglio basso, che le ragazze sembrarono davvero pensare che rendesse alla grande addosso a Rachel.

Rachel era pronta. Avrebbe dimenticato il suo vestito color foglia di té di Pasqua, per il vestito sexy che Emily le aveva prestato per la serata. Tirò fuori le sue scarpe da ballo Pay Less dorate da dodici dollari e le indossò. Le ragazze la guardarono stupite. Rachel non riusciva a credere all'approvazione che stava ricevendo dalle ragazze, e non si era mai sentita così bene nei confronti di se stessa prima di allora.

“Allora, ancora qualche sorso e la festa inizierà!” Jess disse, mentre tirò fuori la sua Absolute Vodka.

“Sììì!”

“Andiamo!”

“Che la festa abbia inizio!”

Jess aprì la bottiglia e passò a tutte un bicchierino di vetro dallo scaffale di Emily. Emily collezionava bicchierini, e ne stavano facendo un buon uso.

Rachel si ritrovò a combattere un'altra lotta interiore. Sapeva che, se avesse bevuto prima del ballo scolastico e fosse stata scoperta ubriaca a scuola, avrebbe potuto essere espulsa. Questo la spaventava, specialmente visto che nutriva grandi speranze di andare in un buon college un giorno. Rachel sapeva che un'espulsione non sarebbe apparsa bene sul suo certificato degli esami del liceo.

Ma Rachel voleva anche disperatamente entrare nel giro dell'AHS. Immaginò che tutti si comportassero così, e non voleva restare in disparte. Così allungò la mano, mentre Jess passava a tutte un bicchierino, e lo prese fermamente. Sapeva che il trucco di fingere di bere aveva sempre funzionato, e che, in quel modo, sarebbe stata parte del gruppo, senza bere realmente.

Le ragazze presero tutte un bicchierino e Rachel finse di bere il suo. Non realizzarono neppure che Rachel non aveva bevuto il suo bicchierino.

“E' ora di andare!” Emily disse, mentre si passava il rossetto sulle labbra.

“Sarà fantastico!” disse Jen. “Non vedo l'ora.”

“Spero che diano delle buona musica,” disse Liv.

Rachel raccolse tutte le sue cose, e si specchiò di nuovo. La sua immagine le rammentò quella di Sandy di Grease, quando cambiava, passando dall'indossare la sua gonna circolare e il cardigan da “brava ragazza”, all'outfit nero di pelle sexy, alla fine del film. Non si riconobbe, ma sapeva che era splendida.

Incamminandosi verso la scuola, le ragazze erano frastornate ed eccitate. Rachel poteva dire che erano anche un po' brille. Urlavano e inciampavano per le strade, e vide che la vodka aveva avuto effetto su di loro.

Rachel, d'altra parte, si sentiva bene. Era sobria, non aveva fumato, si sentiva sexy e sosteneva ciò in cui credeva. Rachel sapeva che, se aveva forza di volontà da adolescente, l'avrebbe avuta certamente da donna.

Mentre le ragazze passavano attraverso l'arco di palloncini, che le conduceva alla palestra, videro centinaia di ragazzi, insegnanti e autisti; Rachel era nervosa, seppure eccitata. Appoggiò la borsa sulle tribune, ma tenne fuori il cellulare, giusto in caso Benji provasse a chiamarla o a scriverle. Le mancava così tanto, che sperava d'incontrarlo al ballo.

La musica cominciò a suonare, e tutti iniziarono a ballare. La caviglia ora le faceva meno male, perciò anche lei entrò in pista da ballo. Si sentì come in discoteca; i ragazzi si stavano accalcando, e ballavano davvero vicini gli uni agli altri. Non aveva mai assistito ad una simile scena nella sua vecchia scuola, ma seguì il flusso, realizzando di dover accettare il fatto che la sua nuova vita a Bedford era completamente diversa, e smettere di paragonare le due.

Alla fine della prima canzone, Emily, Liv, Jess, Jen e Taryn andarono tutte in bagno, a bere. Invitarono Rachel a seguirle, ma lei restò indietro. Lasciò la pista da ballo, e controllò il cellulare. Nessun messaggio o chiamata.

Si guardò attorno nella palestra scarsamente illuminata, per vedere se Benji fosse in giro, ma non lo vide.

Quando i suoi occhi scrutarono la stanza, Rachel scorse Rob. La stava guardando dall'alto in basso, e cominciò a camminare verso di lei. Non appena si avvicinò, Rachel non era sicura di che cosa fare. Avrebbe dovuto andarsene, o restare a vedere che cos'aveva da dire? Rachel decise di restare, in parte perché voleva una conferma da lui, ma anche perché, se si fosse voltata e se fosse andata via, sarebbe stato troppo ovvio che lei lo stesse ignorando.

“Accidenti,” Rob disse, mentre si avvicinò e mise una mano sulla schiena di Rachel.

“Grazie,” Rachel disse, sorridendo.

“Sei stupenda,” Rob aggiunse. “Wow!”

Rachel era contenta d'indossare il vestito di Emily, se non altro per dimostrare a Rob che cosa avrebbe potuto avere se non avesse agito da tale idiota.

“Mi dispiace per l'altro giorno,” Rob disse.

Lei fu sorpresa per questo, perché immaginava che non lo ricordasse nemmeno.

“Oh, quel giorno,” lei disse, agendo come se non fosse una cosa di grande importanza.

“Sì, sono stato trattenuto all'allenamento, poi sono uscito con i ragazzi,” Rob disse, sembrando dispiaciuto.

“L'ho dimenticato, davvero, è tutto ok.”

“Allora, quel ballo?” Rob disse semplicemente.

Stando lì da sola, Rachel si sentì confusa. Sapeva che non era più interessata a Rob, ma avrebbe preferito ballare con lui, piuttosto che stare fuori dalla pista da ballo da sola.

“Immagino,” lei disse.

Rob cominciò a dirigersi verso il centro della pista da ballo, e Rachel lo seguì.

In quel preciso istante, il cellulare di Rachel vibrò e s'ìlluminò nella sua mano.

1 Nuovo Messaggio:
Benji: Vieni fuori, ho bisogno di parlarti

Rachel chiuse il cellulare, si voltò e si diresse verso l'insegna dell'uscita. Benji era davvero fuori dalla scuola? Voleva davvero parlarle?

“Dove stai andando?” Rob gridò, mentre Rachel si allontanava. “Credevo che stessimo per ballare?”

Rachel sentì la sua voce dietro di lei, ma non si voltò.

Quando Rachel uscì, vide Benji accanto alla sua moto, con indosso un paio di jeans, la sua giacca di pelle e tenendo il suo casco nella mano sinistra. Rachel corse da lui.

Benji sorrise e l'abbracciò, sollevandola da terra.

In quel momento, Rob uscì fuori dall'edificio di corsa, con alcuni amici.

“E tu chi sei?” Rob chiese, mentre si avvicinò a loro.

“Sono il suo ragazzo,” aggiunse Benji.

Rachel lo guardò con sorpresa. Non aveva realizzato che pensasse a lei come la sua ragazza, ma questo la fece pensare a ciò come qualcosa di estatico.

“Cosa?” Rob disse, sembrando confuso.

“Lei è la ragazza di Rob,” l'amico di Rob interruppe. “Non hai il diritto di venire qui in questo modo. Chi pensi di essere?”

“Tornate dentro,” Benji disse loro.

Nel momento in cui le parole gli vennero fuori dalla bocca, Rob e i suoi quattro amici sportivi cominciarono a precipitarsi verso Benji, tirandosi su le maniche.

“L'hai voluto tu, ragazzo,” Rob disse.

Benji si fece avanti, e spinse Rachel di lato, così che non incorresse in alcun pericolo. Rachel non riusciva a credere a quanto fossero rapidi i suoi riflessi. L'aveva spostata quasi altrettanto velocemente quando l'aveva afferrata quella sera sulla ruota panoramica.

Benji si tolse la giacca di pelle e la poggiò alla sua moto con calma, mentre i ragazzi lo caricarono. Rachel non riusciva a credere a quanto fosse calmo e composto.

Rob fu il primo a raggiungerlo. Avvicinatosi, mosse il pugno bruscamente, puntando dritto al volto di Benji.

Ma Benji si scansò facilmente, come se Rob si muovesse a rallentatore. Si tirò su e afferrò da dietro la testa di Rob e lo lanciò. Rachel fu scioccata nel vedere Rob volare, quasi dall'altra parte dell'area di parcheggio.

Anche gli amici di Rob interruppero la loro corsa. Chiaramente erano stati colti di sorpresa da ciò che avevano visto, ma ormai erano troppo vicini a Benji per cambiare direzione. I tre si scagliarono tutti contro di lui, come per provare a placcarlo.

Ma, con una rapida mossa, lui balzò alto in aria, oltre le loro teste, e poi scese, dando a due un forte calcio dietro al collo, e facendoli cadere, con la faccia a terra. Il terzo ragazzo venne invece afferrato dal retro della camicia, e fu scaraventato nella direzione opposta, con tale forza, che volò in aria, finendo in un grosso cespuglio.

Rachel non riusciva a credere ai propri occhi. Sbatté le palpebre, pensando di aver immaginato ogni cosa. Ma era tutto vero. Era proprio tutto vero.

Benji, sempre calmo e composto, raggiunse la sua giacca di pelle e disse, “Devo andarmene da qui.”

“Voglio venire,” Rachel disse.

“Non puoi,” Benji disse, “E' pericoloso.”

“Devo stare con te,” Rachel disse.

“Vuoi rischiare tutto per stare con me?” Benji le chiese.

“Sì,” Rachel rispose senza esitazione.

Prima che lei potesse persino battere gli occhi, Benji le infilò il casco, glielo allacciò sotto il mento, e stavano sfrecciando nella notte. Rachel amava sentire la sua vita tra le sue braccia. Aveva desiderato di stringerlo di nuovo e di essere una cosa sola con lui. Sapeva che quella sera sarebbe stata speciale.

Quando i due raggiunsero un tranquillo ponte coperto, Benji rallentò la moto, finché non si fermò completamente.

Aiutò Rachel a smontare, e camminarono fino al lato del ponte, per guardare il ruscello di sotto.

“Rachel, ci tengo davvero a te, sul serio,” disse Benji. “Voglio stare con te.”

“Anch'io,” Rachel disse, “penso a te tutto il tempo,” Rachel aggiunse. “Ti prego, dimmi soltanto chi sei, ho bisogno di saperlo. Qualunque cosa sia, sono in grado di gestirla.”

Benji guardò prima il ruscello, poi tornò a guardare Rachel.

“Se te lo dico, devi promettermi che non dirai una parola a nessuno,” Benji disse.

Rachel disse, guardandolo profondamente negli occhi, “Ti prometto che non lo farò.”

“Devi prometterlo,” Benji disse, più fermamente.

“Lo prometto,” Rachel disse di nuovo, in suspense.

“Lo giuri?” le chiese?

“Lo giuro!” Rachel disse.

“Ancora. Giuralo ancora.” Benji le chiese.

“Giuro. Giuro di non dirlo mai a nessuno.”

Benji allungò la mano. Rachel l'afferrò, e sentì le sue dita ghiacciate tra le sue, mentre si avvicinava, per sussurrarle all'orecchio.

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UNA VERITA' INASPETTATA
Libro #2 di Le Leggende del Vampiro

In UNA VERITA' INASPETTATA (Libro #2 di Le Leggende del Vampiro), Rachel Wood scopre finalmente il segreto che il suo nuovo ragazzo, Benji, le stava nascondendo: è un vampiro.

Ma Rachel rifiuta di crederlo. Pensando che sia pazzo, si allontana da lui, e decide di non rivederlo più.

Ma, nonostante ciò, Rach non riesce a smettere di pensare a lui. Il ragazzo le fa visita nei sogni, e Rachel non può fare a meno di pensare che sia semplicemente tutto vero.

Nel frattempo, Rachel è tornata al liceo il giorno dopo il ballo e si trova ad affrontare le conseguenze negative della rissa. I compagni di football di Rob sono rimasti feriti, ma questo non impedisce a Rob di rinnamorarsi di nuovo di Rachel. E, nonostante tutto, lei si rende conto che probabilmente prova ancora qualcosa per lui.

Le pressioni sociali che Rachel subisce dal suo gruppo di amiche, contribuiscono a farle mentire ai propri genitori, facendola uscire di casa di nascosto, per farsi accettare e avere una vita sociale. La sorella, Sarah, la copre, così le due cominciano a sviluppare un legame più profondo.

Ma i problemi aumentano solo per Rachel, visto che Benji torna nella sua vita, portando il pericolo con sé. La ragazza scopre il suo mondo nella sua dimora ancestrale, all'interno del misterioso Castello di Lyndvia sull'Hudson. Ma proprio quando la loro storia d'amore sta sbocciando, appare sulla scena il fratello gemello di Benji, recando un messaggio che potrebbe solo significare la fine per tutti. Rachel dovrà decidere quanto intende sacrificare per stare con l'amore della sua vita.

UNA VERITA' INASPETTATA è il libro #2 di Le Leggende del Vampiro (seguito del Libro #1, INIZIO DI UNA NUOVA VITA), sebbene si legga anche come un romanzo indipendente.

UNA VERITA' INASPETTATA
Libri di Emma Knight
INIZIO DI UNA NUOVA VITA (Libro #1 di Le Leggende del Vampiro)
UNA VERTITA' INASPETTATA (Libro #2 di Le Leggende del Vampiro)
VITA DA VAMPIRA (Libro #3 di Le Leggende del Vampiro)
UN VIAGGIO PERICOLOSO (Libro #4 di Le Leggende del Vampiro)
RITORNO ALLE ORIGINI (Libro #5 di Le Leggende del Vampiro)
UNA RICERCA VITALE (Libro #6 di Le Leggende del Vampiro)
FALLEN (Libro #7 di Le Leggende del Vampiro)

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0+
Дата выхода на Литрес:
10 апреля 2017
Объем:
140 стр. 1 иллюстрация
ISBN:
9781632913272
Правообладатель:
Lukeman Literary Management Ltd
Формат скачивания:
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