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Scatenando la Seconda Guerra Mondiale, gli aggressori fascisti-Germania, Giappone, Italia – furono in grado di preparare forti eserciti di invasione, che includevano la maggior parte delle Forze Armate destinate a operazioni offensive con obiettivi decisivi. Le condizioni per la creazione di eserciti forti da parte di questi stati furono create dalle politiche dei governi britannico, francese e statunitense, che contribuirono ad aumentare il potenziale militare dei paesi aggressori (in particolare la Germania) e incoraggiarono le loro politiche antisovietiche.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale nei paesi occidentali, sulla base dello studio dell'esperienza dell'ultima guerra, continua a cambiare le forme, i tipi e le attrezzature tecniche di un'associazione operativa come l'esercito.
In una società occidentale basata sullo sfruttamento umano da parte dell'uomo, gli eserciti permanenti servono come mezzo principale per affermare il dominio delle classi sfruttatrici, reprimere la resistenza delle classi lavoratrici oppresse e condurre una politica estera invasiva e saccheggiata.
In condizioni moderne, il concetto principale dell'esercito è l'esercito come unità operativa di truppe, che fa parte dell'esercito attivo (forze armate dello stato); a sua volta, l'esercito è composto da unità tattiche superiori e unità separate. La composizione dell'esercito dipende dalla natura sociale delle forze armate, dalla natura della guerra e dai metodi della sua condotta, dallo scopo operativo delle unità dell'esercito, dai loro tipi, dalle caratteristiche del Teatro delle operazioni militari e da altre circostanze.
Riferimenti
Grande Enciclopedia Sovietica, Mosca, casa editrice scientifica Statale "Grande Enciclopedia Sovietica", 2a edizione, caporedattore Ba Vvedensky, Volume 9, 1951
Grande Enciclopedia Sovietica, Mosca, casa editrice scientifica Statale "Grande Enciclopedia Sovietica", 2a edizione, caporedattore S. I. Vavilov, Volume 3, 1950
Tikhomirov A. E., raccolta di articoli 2014, "Poliart", Orenburg, 2015
