Читать книгу: «La Notte Che Chicago Morì - Romanzo Sulla Sicurezza Della Giustizia»

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La notte che Chicago mori

Un romanzo della Justice Security

By

T. M. Bilderback

Traduzione Di

Tomaso Bonavita




Copyright di questa edizione © 2018 by T. M. Bilderback


Copyright dell’edizione originale © 2015 by T. M. Bilderback

Disegno di copertina di Christi L. Bilderback.

Foto di copertina su licenza di Can Stock Photo © Can Stock Photo Inc. / MaxyM

e

© Can Stock Photo Inc. / gnicolson

Tutti I diritti riservati.

TABLE OF CONTENTS

Informazioni sul copyright

Dedica

Nota dell’Autore

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Capitolo 14

Capitolo 15

Capitolo 16

Capitolo 17

Capitolo 18

Capitolo 19

Capitolo 20

Capitolo 21

Capitolo 22

Capitolo 23

A proposito dell’Autore

Altre opere dell’Autore




Per Shea


Tu sei stato mio amico per più di trenta anni

E stai ancora insegnando a questo vecchio cane qualche nuovo trucco




Nota dell’Autore:


Benvenuti a questa nuova edizione de La notte che Chicago morì – Un romanzo della Justice Security. Questo romanzo prima fu pubblicato nella serie Kindle Worlds, apparteneva in esclusiva a Kindle Worlds, e abbinava la Sicurezza di Justice con l’immaginario di un altro autore. Con la scomparsa di Kindle Worlds, i diritti del romanzo ritornarono a me. L’autore, che aveva adattato i suoi personaggi ai miei, mi disse che potevo rielaborare il mio racconto senza i suoi personaggi ed è quello che io ho fatto.

Se voi avete acquistato il romanzo quando era nella serie di Kindle Worlds, voi in pratica avete già il racconto. Non è cambiato. I soli cambiamenti sono consistiti nell’inserire dei miei protagonisti che lavorano col Dipartimento di Polizia di Chicago. Così, se voi già avete il romanzo nella sua forma precedente, non è troppo tardi per chiedere un rimborso.

Se non avete letto la storia a causa dell’esclusiva di quel rivenditore, vi troverete in una giostra temeraria poiché Esteban Fernandez, mortale nemico della Sicurezza di Justice, tenta di assumere il controllo di Chicago, in quest’ottavo numero del ciclo di Sicurezza di Justice.

Conoscerete anche il tenente Mickey Rooney. Lei non ha alcuna relazione con l’attore e il suo vero nome è Michelle. Il suo collega attuale è il Detective di primo grado Sam Tanner, e il suo vecchio collega, ora investigatore privato, è Manny Salazar. Mi piacciono questi personaggi e, prima o poi, ho intenzione di raccontare la storia dell’assassino dei Fiocchi d’avena...ma ancora no per un po’.

Così, voltate pagina o scorrete il dito sullo schermo e fate partire questo spettacolo!

T. M. Bilderback




Capitolo 1


Tim "Skanky" Sanders saltellava da un piede all’altro, aspettando che il suo fornitore si facesse vivo.

Era una notte fredda e ventosa per i primi di novembre, ed era prevista neve durante la notte....circa otto centimetri. Non era una cosa realmente eccezionale per Chicago ma Skanky veniva da una città più a sud e non era abituato agli inverni di Chicago. Perfino dopo cinque anni, Skanky aveva problemi a riscaldarsi.

Gesù Cristo, quando viene? Pensò Skanky tra sé e sé. Aveva detto alle dieci. Dieci della sera e adesso erano le dieci e cinque! Ho gente che aspetta per qualche nuova roba e questo dannato angolo di strada è maledettamente freddo!

Tim Sanders vendeva cose. Metanfetamina, eroina, cocaine, erba, eccitanti, calmanti, ossicodonici, idrocodonici, Xanax, Valium, medicine da raffreddamento e influenza senza ricetta medica (per il fai da te), perfino aspirine, se qualcuno lo desiderava. A Skanky non importava: era il venditore di strada per chiunque. Talvolta vendeva ai poliziotti e vendeva a un prezzo equo, evitando così l’arresto.

Sanders aveva il soprannome di “Skanky” ovvero “ il Lurido” dai giorni in cui svolgeva la sua attività nella Valle delle puttane in quella città del sud. La Valle delle puttane era in realtà la Terza strada su ogni mappa, ma era chiamata dai locali la Valle delle puttane per il giro di affari che si svolgeva là. Tutte le puttane lungo la Valle compravano le loro schifezze da Sanders, ma erano tutte d’accordo che era troppo “lurido” per farci del sesso.... Salvo che avessero bisogno di quello che Sanders aveva e fossero un po’ a corto di soldi. In quel caso, avrebbero pagato il Lurido con un veloce pompino o con una sveltina, in base al costo di quel che avevano bisogno. Talvolta, quello che desideravano le puttane era un poco più costoso di quel che potevano offrire, così a Skanky venne un’altra idea. I clienti delle puttane spesso parlavano di cose nell’intimità... cose he potevano essere usate, perfino vendute.

Skanky divenne un venditore d’informazioni. La maggior parte delle puttane divenne molto abile nell’ottenere informazioni dai loro clienti come pure nel conoscere i loro nomi, e l’avrebbero riferito a Skanky in cambio di quel che avevano bisogno.

La vita sessuale di Skanky s’inaridì, ma il denaro si riversava come acqua.

Skanky vendeva informazioni a chiunque su ogni cosa.

Le donne iniziarono a cercare Skanky per scoprire se i loro uomini avevano pagato per quello che potevano avere a casa. Gli uomini cercavano Skanky per scoprire lo stesso tipo d’informazione sulle loro donne. Skanky vendeva informazioni a investigatori privati – Nicholas Turner era un buon cliente, così come alcune persone della Sicurezza di Justice. I poliziotti avrebbero pagato per informazioni su persone di loro interesse, e Skanky le vendeva. Dieci minuti più tardi, Skanky avrebbe cercato di trovare quella persona e di venderle la soffiata che i poliziotti stavano cercandola.

Quel tipo d’informazione non gli sfuggiva mai. Mai faceva soffiate sulle puttane che trafficavano con lui. I papponi si sarebbero avvicinati chiedendo se le loro puttane nascondessero qualcosa a loro e Skanky avrebbe risposto che non lo stavano facendo. Poiché le puttane erano gestite da questi papponi e questi papponi erano gestiti dalla famiglia mafiosa dei Giambini, Skanky faceva il possibile per proteggere le sue fonti d’informazione.

Infine, cinque anni fa, a Skanky fu data un’informazione da una delle puttane più affidabili. Una chicca d’informazione che aveva venduto alla polizia e che aveva sventato un lavoro che i Giambini stavano per fare. Mickey Giambini in persona aveva impartito l’ordine che fosse ucciso Skanky.

Non appena sparì la puttana, anche Skanky sparì. Non si fermò neppure a fare le valigie. Salì nel catorcio di macchina che aveva, si fermò per ritirare gran parte del contante dalla sua cassetta di sicurezza presso la banca, e guidò verso nord. Alla fine si stabilì a Chicago. Confidava nel fatto che Mickey Giambini non si sarebbe occupato di lui finché fosse rimasto là.

Non ci volle molto perché Skanky cominciasse a spacciare ancora. Era come aveva iniziato ed erano abbastanza soldi. Le famiglie mafiose a Chicago erano molto più calme e pragmatiche.... non così imprevedibili come Mickey Giambini.

Pochi giorni più tardi, da una telefonata a un amico, Skanky scoprì che la puttana che gli aveva dato l’informazione sui piani di Giambini era stata picchiata a morte.

Adesso Skanky stette alla larga dal vendere informazioni. Uno poteva anche essere ucciso per quello.

Questa sera, Skanky aveva ricevuto una chiamata telefonica da Tinker, cioè l’Aggiustatore. Tinker era il suo principale fornitore e aveva detto a Skanky di incontrarlo alle dieci in quest’angolo solitario nel lato sud della città.

“Sembri un po’ a corto di fiato, Tinker, ”disse Skanky ” stai bene?”

La voce di Tinker sembrava tesa. “Sì, sto bene....solo un po’ affaticato dalle scale.”

“Va bene, Tinker, sarò là.”

Skanky guardò il suo orologio. Okay, sono già dieci minuti dopo le dieci. Aspetterò altri cinque minuti e poi me ne vado di qui.

Una mano toccò la manica del suo cappotto e Skanky fece un balzo gridando “Ehi!” Poi si voltò per vedere chi lo aveva toccato.

Un uomo e una donna, entrambi clienti, erano dietro Skanky.

“Scusa se ti abbiamo spaventato, amico, ” disse l’uomo. Entrambi, lui e la donna, erano vestiti con quelli che una volta erano stati eleganti abiti firmati, ma che erano stati lasciati all’incuria e utilizzati malamente dal momento che loro erano divenuti suoi clienti. “Ti abbiamo seguito. Cerchiamo un po’ di metamfetamina.... ne abbiamo davvero bisogno.”

La donna annuì in accordo con ciò che stava dicendo l'uomo.

Skanky scosse la testa. “Adesso sono a secco. Non posso aiutarvi... Dovrei incontrare il mio fornitore da un momento all'altro. Non si fermerà se vede qualcun altro qui.” Pensò per un minuto. “ Sai che ti dico – perché voi due non andate a nascondervi lì nel vicolo.” Indicò il vicolo proprio dietro di loro. “Andate dietro il cassonetto dell’immondizia. Voi potete guardare, ma se lui vi vede, probabilmente vi ucciderà!” Non lo farebbe, pensò Skanky, ma potrebbe rubarmi i miei affari. Coglione. “ Poi, quando se n’è andato, vi rimetterò in sesto.”

La coppia annuì, mostrando disperazione nel viso e negli occhi. Si voltarono rapidamente e andarono nel vicolo dietro il cassonetto dell’immondizia.

Non male. La sola ragione per cui posso vederli è perché so che sono là.

Appena Skanky completò questo pensiero, dei fari iniziarono a scendere lungo la stradina deserta. Una lunga, elegante, limousine nera si fermò sotto il lampione, con la porta sul retro all’altezza di Skanky.

Chi diavolo è?

L’autista della limousine, un ispanico, uscì e aprì la porta posteriore. Il suo passeggero uscì dalla limousine. Era di altezza media e ben vestito, con un abito su misura, capelli e barba ben rifiniti e unghie curate. I suoi capelli erano per lo più grigi e mostrava alcune macchie di nero alle tempie e qua e là nella sua barba. La sua carnagione era di colore beige scuro, i suoi occhi erano neri e raramente battevano ciglio.

"Buenos noches, " disse l’uomo ben vestito.

“ Non parlo spagnolo, amico, ” replicò Skanky. Non poteva smettere di fissare gli occhi dell’uomo. Skanky pensò che l'uomo avrebbe potuto sbattere le palpebre qualche volta, ma, se l’avesse fatto, Skanky non poteva vederlo.

“Allora parlerò inglese, così puoi capirmi.” L'uomo indossava guanti leggeri di pelle di capra e cominciò a toglierseli mentre parlava. “Tu sei quello che chiamano ‘Skanky’?”

“Chi vuole saperlo?”

L’uomo in conferma mosse la testa. “Io, senor.”

“Cosa sei, un poliziotto o qualcosa del genere?”

“No, non sono un agente. Non in questo paese.”

“Sì, beh, senti, è stato bello parlare con te, ma ho un appuntamento...”

“Sì, lo so.” L'uomo mise i guanti nella tasca del cappotto. “ Il tuo appuntamento è con me.”

Skanky guardò l'uomo dalla testa ai piedi. “Tu non sei il Tinker.“

L’uomo si aprì in un largo sorriso. Il sorriso era quasi una smorfia, e Skanky pensò che quest’uomo avesse una stretta somiglianza con uno squalo. Lo innervosiva, ma non voleva farlo vedere.

"No, senor, non sono il Tinker. Sai chi sono?"

Skanky, ora curioso, scosse la testa. “Non ne ho idea.”

L'uomo ben vestito allungò una mano dentro il cappotto mentre parlava. “Me llamo es Esteban Fernandez.”

Dapprima Skanky non riconobbe il nome. Ma, con il passare dei secondi gli schedari nel suo cervello lento a muoversi si aprirono e comprese.

Quest’uomo era il capo pazzo di un cartello messicano della droga che aveva il grado di Generale nel suo paese.

Quest’uomo era il responsabile del cablaggio con esplosivi dell’incontro di boxe di campionato nella sua vecchia città. Fatti esplodere, trentamila persone sarebbero morte o ferite.

Questo era l’uomo che aveva fatto costruire un nightclub che in realtà era una trappola per mosche, tirato su per cercare di catturare Joey Justice e Misty Wilhite, e che aveva ucciso dozzine di persone, incluso il sindaco.

Questo era l’unico uomo che Mickey Giambini temesse.

Quest’uomo gli era di fronte adesso, sorridente con un ghigno da predatore.

La vescica di Skanky si lasciò andare come la sua paura crebbe come cosa viva.

"Quindi capisci, Skanky, sono venuto a Chicago per ...organizzare cose. Tu naturalmente capisci. E i tuoi servizi non sono più richiesti." Fernandez estrasse una pistola dal suo cappotto e colpì Skanky tre volte al cuore.

Non appena Fernandez fece fuoco la terza volta e mentre Skanky cadeva al suolo, un taxi girò l’angolo nella strada deserta. Fernandez si girò per affrontare il taxi.

Il tassista subito comprese quel che stava accadendo, proprio mentre Fernandez puntava la pistola al veicolo di passaggio. Il guidatore cominciò a mormorare "oh merda oh merda oh merda”. Il guidatore schiacciò al massimo l'acceleratore, e cominciò a ondeggiare da un lato all’altro della stradina, tentando di lasciare rapidamente l’area integro.

Era abbastanza. Fernandez aveva esploso sette colpi al taxi che fuggiva, ma mancò il conducente. Il taxi svoltò a sinistra alla prima occasione, e l’autista usò il suo cellulare per chiamare la polizia.

"Hijo de puta!" gridò Fernandez.

L’autista della limousine, Felix Juarez, disse, "Vieni, Esteban. Chiamerà la policia. Dobbiamo andarcene ora."

"Sì. Hai ragione ancora una volta, Felix. Abbiamo molto da fare."

Mentre la limousine si allontanava, i due clienti di Skanky vennero fuori da dietro il cassonetto e uscirono con cautela dal vicolo. Si tenevano per mano, fissando il corpo freddo e immobile.

Erano ancora lì in piedi quando le prime due volanti arrivarono.




Capitolo 2


Le volanti avevano già delimitato la zona circostante il corpo quando arrivai sulla scena. Qualche anima coraggiosa era uscita nella notte fredda e ventosa per fissare l'uomo morto sdraiato sul marciapiede.

Forse stavano sperando che si rialzasse e dicesse, ”Pesce d’aprile!”

Mentre accostavo il mio Maggiolino del 1998 al marciapiede e parcheggiavo dietro un taxi, mi chiedevo perché stasera fosse così movimentata. Questo era il terzo omicidio per cui eravamo stati chiamati. Erano tutti spacciatori di strada.

Si dovrebbe pensare che il freddo tenga le persone al chiuso.

Il mio socio, il detective di prima classe Sam Tanner, era arrivato prima, e stava parlando con un paio di persone che si tenevano per mano e si stringevano strettamente sul marciapiede, all'interno del nastro "Scena del crimine". Controllai il cordino che teneva il mio distintivo per assicurarmi che non si fosse gelato e rotto. Era ancora intatto. Ero un po’ delusa.

Non avevo ancora avuto il tempo di comprare un nuovo cappotto invernale, e il mio impermeabile London Fog sopra la mia giacca comunque non mi teneva al caldo. Aggiungi il leggero zoppicare per la ferita da proiettile quasi guarita nella mia gamba – complimento dell’assassino dei Fiocchi di mais ed ero un po’ di cattivo umore.

Passai sotto il nastro e mi fermai a guardare il corpo. Un ufficiale in uniforme che non conoscevo era di guardia, assicurandosi che il corpo rimanesse morto. Il medico legale non era ancora arrivato. Con altri due corpi, pareva che ci volesse un po' prima che arrivasse.

Sollevai il telo che uno degli agenti aveva usato per coprire il corpo. Tre colpi al cuore, tutti a meno di un centimetro di distanza, in un triangolo perfetto. Anche a distanza ravvicinata, erano colpi da maestro. E le ferite e la spaziatura erano identiche alle altre due vittime.

Posai il telo e attirai l'attenzione del mio partner. Disse qualcosa alla coppia e poi si avvicinò a me.

"Perché ci hai messo tanto, Mickey? Ti sei fermata a prendere del ghiaccio?"

"Non lasciarti ingannare dai denti che battono. In questo momento sono calda come la pizza di un minimarket."

"Chiaramente non sei stato alla pizzeria di Tony ultimamente. Non credo che le loro pizze siano calde neanche appena sfornate."

Indicai la vittima. "Sappiamo chi è?"

Sam scosse la testa, facendo somigliare le mascelle un po' alla gelatina Jello mentre la testa si muoveva. Piccoli ghiaccioli si erano formati nei suoi baffi sale e pepe a causa dell'umidità del suo respiro. "Non ho cercato un documento perché il medico legale non è ancora arrivato. Ma, secondo i due testimoni, la vittima è Skanky Sanders."

"Dovrei sapere chi è?" chiesi.

"Ho chiamato la centrale. Se è Sanders, è uno spacciatore di strada. Un paio di volte è stato beccato, mai processato. Entrambe le volte le prove sono svanite."

Sapevo cosa volesse dire. Significava che questo ragazzo vendeva a dei poliziotti e che loro l’hanno tenuto fuori dai guai. Scossi la testa.

"Testimoni?" chiesi.

"Siamo stati fortunati su questo. Ne abbiamo tre. Quei due, " indicò la coppia rannicchiata, "ha visto l'intera faccenda ed ha sentito uno dei due uomini dire il nome 'Esteban'. ’Esteban' ha chiamato l'altro uomo 'Felix'." Poi indicò il taxi. "Il tassista è passato vicino quando è avvenuta la sparatoria. L’assassino ha sparato al taxi diverse volte, ma ha mancato l'autista. La sua descrizione di quello che ha sparato corrisponde a quella della coppia."

"Perché quei due erano in giro?" chiesi mentre indicavo la coppia.

"Sanders era il loro spacciatore. Cercavano di procurarsi un po' di metanfetamina."

Notai i loro vestiti. Un tempo erano stati costosi e alla moda. Ora erano trasandati e logori. La metanfetamina fa questo effetto a una persona. Ti attira, ti mastica e ti sputa come una merda marcia.

Cercai di non sembrare troppo intimidatoria mentre andavo verso la coppia per parlare. Avevo deciso di non essere troppo "perentoria" mentre parlavo con loro. Sempre il poliziotto disponibile. Sì, sono io.

"Ciao, gente. Sono il tenente Rooney. Chiamatemi Mickey."

L'uomo fece una risatina. "Stai scherzando, vero?"

Sospirai. Stava diventando una cosa vecchia. Presi la custodia del mio distintivo intorno al collo e mostrai a entrambi il mio tesserino da funzionario. Tenente Mickey Rooney, Dipartimento di Polizia di Chicago. Abbreviazione di Michelle, ma non glielo stavo dicendo.

"Qualche relazione con l'attore?" chiese l'uomo.

Sospirai di nuovo. "Nessuna relazione."

"Caspita,” disse la donna. "Scommetto che ti fanno un sacco di battute sul fatto che ti fai chiamare Mickey."

"Mettiamola così," risposi. "Non puoi inventarti una barzelletta che non abbia già sentito."

L'uomo ridacchiò di nuovo.

"Potrei avere i vostri nomi?"

"Io sono William, e questa è mia moglie, Deborah," disse l'uomo.

"Cognome?"

"Glick".

"Sanders era il vostro spacciatore?"

I due si scambiarono sguardi preoccupati.

"Non voglio fare una retata, né rendervi la vita più difficile. Ho solo bisogno di risposte ad alcune domande." Spostai lo sguardo guardato da William a Deborah. "Avete la mia parola."

William mi guardò negli occhi per un momento. Vedevo che mi credeva. "Sì, era il nostro spacciatore."

"Come mai eravate qui con lui?”

"Avevamo parlato con lui in precedenza. Ha detto che era a secco, ma che poteva esserci utile un po' più tardi. Ha detto che doveva incontrare il suo fornitore," disse William.

"Sì, così l'abbiamo seguito," disse Deborah. "Volevamo prendere la nostra roba fresca dal carrello."

La guardai. "E' così grave?"

Entrambi annuirono. "Sta diventando piuttosto brutto in questo momento."

"Quando avremo finito, se volete, vi porterò in un posto che vi aiuterà. La città fornisce assistenza alle persone che vogliono smettere di drogarsi." Lasciai che la cosa entrasse loro bene in testa per qualche secondo. "Ora, cos'è successo dopo che avete seguito Sanders?"

"Ha detto che il suo fornitore avrebbe dovuto essere lì da un momento all'altro. Ci ha detto di andare nel vicolo e di nasconderci dietro il cassonetto. Ha detto che il suo fornitore ci avrebbe ucciso se ci avesse visto," disse William.

"Abbiamo visto tutto, " disse Deborah. "Una limousine nera si è fermata davanti a Skanky, e l'autista ha aperto la porta a questo tizio. Il tizio ha parlato un po' con Skanky."

"Il tipo era ispanico," aggiunse William. "Non posso sintetizzare più di così."

"Di cosa hanno parlato?" chiesi.

William aggrottò la fronte. "Skanky gli disse che aveva un appuntamento e indicò all'ispanico di andarsene. L'ispanico disse che l'appuntamento di Skanky era con lui. Skanky disse qualcosa sul fatto che lui non era il Tinker, chiunque fosse. Poi l'ispanico chiese se Skanky sapeva chi era, e Skanky disse che non lo sapeva. Poi il tizio ha detto qualcosa in spagnolo. Credo che abbia detto il suo nome, perché la frase è finita con Esteban Fernandez."

"Sì, poi questo Esteban ha tirato fuori una pistola e ha sparato a Skanky tre volte, " disse Deborah.

"Abbiamo visto il taxi passare, e questo Esteban si è girato e ha sparato diverse volte al taxi. Deve averlo mancato. L'autista della limousine ha detto a Esteban che dovevano andare, perché il tassista avrebbe chiamato la polizia. Esteban fu d’accordo con l'autista della limousine e lo chiamò 'Felix,’ " disse William. "Dopo di che se ne sono andati."

"Hai preso il numero di targa?" chiesi.

Entrambi scossero la testa.

"Grazie per il vostro aiuto. Per favore, restate qui ancora un po' e vi porterò in quella clinica."

Entrambi i Glicks mi ringraziarono.

Sam ed io ci allontanammo un poco.

"Uno di questi nomi ti dice qualcosa?" chiesi al mio partner.

Sam stava pensando. "Ho sentito il nome Tinker... forse è un fornitore di basso livello. Gli altri due... qualcosa di Esteban Fernandez mi dice qualcosa, ma non so perché."

"Lo stesso vale per me. Non riesco a collocarlo, però." Sentii un brivido. "Dov'è il tassista?"

"E' seduto nel suo taxi."

Calore. Pensai che fosse il momento di interrogare il tassista, e che ci sarebbe voluto un po' di tempo. Un tempo lungo e caldo.

Andai verso il taxi, aprii la portiera del sedile del passeggero anteriore e salii dentro. Sam salì sul sedile posteriore più spazioso. La temperatura all'interno della cabina si avvicinava a quella estiva. Mi sono crogiolata al caldo per qualche secondo, mentre il tassista discuteva alla radio CB (a banda cittadina) con il suo centralinista.

"No, non posso andarmene, " diceva il tassista al microfono. "Non voglio che la polizia mi arresti."

"Ti dico che se qualcuno ha sparato a quel taxi, questo sarà a tuo carico. E se non ti muovi presto, ti ritroverai senza lavoro, " disse la voce del centralinista.

"Come si chiama il tuo centralinista?" chiesi, prima che l'autista potesse premere di nuovo il tasto di trasmissione.

"Lou. Lou Mitchell, " disse il tassista.

"Il tuo nome?"

"Tony Fisher."

Premetti il tasto di trasmissione. "Sto parlando con Lou Mitchell?"

Passarono pochi secondi. "Sono Lou. Chi diavolo è?"

Riaccesi il microfono. "Sono il tenente Rooney, Dipartimento di Polizia di Chicago, Divisione Crimini Violenti. Lou, ho appena sentito per caso una conversazione che hai avuto con il mio testimone, Tony Fisher." Lasciai andare il tasto di trasmissione e dissi a Sam: "Ehi, puoi chiamare uno di quei poliziotti là?".

Sam abbassò un finestrino e fece cenno a uno degli agenti. Quando l’agente raggiunse il taxi, abbassai il finestrino in modo che l'agente potesse sentire quello che stavo dicendo.

Premetti il tasto di trasmissione. "Lou, hai appena esortato il mio testimone ad abbandonare la scena di un crimine. Hai anche minacciato di estorcergli del denaro per danni a questo taxi che sono avvenuti al di fuori del suo controllo. Poiché l'assicurazione è obbligatoria su tutti i taxi di questa città, il danno è coperto. Posso solo immaginare che tu voglia intascare un po' della paga duramente guadagnata da quest’autista per il tuo uso personale, mentre riscuoti dalla compagnia di assicurazione. Questo è tentare di commettere una frode assicurativa.

“Sto mandando l'agente... " diedi un’occhiata veloce al suo cartellino. "... Petrie, nel tuo ufficio proprio ora. Ti arresterà per intralcio alla giustizia e tentata frode assicurativa. Voglio che tu rimanga esattamente dove sei." Lasciai perdere il tasto e dissi all’agente Petrie: "Vai lì e spaventa a morte quel tizio, se sta lì. Non arrestatelo ufficialmente, ma ammanettatelo, e assicuratevi che chiunque nel garage veda che è ammanettato. Rimanete con lui per mezz'ora, poi toglietegli le manette. Dite che avete parlato con me e mi avete convinto a non arrestarlo. Nel caso se ne fosse andato, torna qui e vedi se puoi dare una mano." Petrie fece un gran sorriso, felice di assecondare il mio piccolo scherzo.

Alzai il finestrino e ascoltai Tony e il mio partner che ridevano.

"Sarò molto sorpresa se Lou sarà ancora al lavoro quando Petrie arriverà là," dissi a Tony. "ma scommetto che ti starà alla larga."

Scuotendo la testa e ridendo, Tony disse: "Grazie, tenente Rooney. Dopo che mi hanno sparato, avevo bisogno di una risata."

"So cosa intendi dire. Te la senti di dirmi cosa hai visto?"

"Sì, certo. Tenete a mente che stavo passando. E' successo piuttosto in fretta." Tony chiuse gli occhi. "Aspettate, sto rivedendolo."

Lo guardai.

"Prima che voi lo chiediate, è il mio modo di ricordare le cose. Chiudo gli occhi e rivedo le cose nella mia mente. Riesco a ricordare ogni sorta di cose quando lo faccio". Per un momento stette tranquillo. "Ho girato l'angolo mentre il tiratore sparava un colpo. L'uomo cui ha sparato stava cadendo. Gli occhi di chi ha sparato in realtà incontrarono i miei, e in qualche modo sapevo che avrebbe iniziato a spararmi. Si è girato, ed io ho abbassato il pedale dell'acceleratore e ho iniziato a zigzagare da una parte all’altra lungo la strada."

"Hai visto abbastanza da descrivere chi ha sparato?"

Con occhi ancora chiusi, Tony disse: "Pelle scura, quasi come se si abbronzasse molto. Capelli per lo più grigi, e barba per lo più grigia, tagliata. Bel soprabito... lungo. London Fog, o un'altra marca costosa, ma non una giacca leggera - più che altro un impermeabile spesso, con una sciarpa grigia scura. Niente cappello. Aveva la pistola nella mano destra." Aprì gli occhi. "Ecco fatto. Non ricordo altro."

Rimasi impressionata. Non avrei potuto fare quello che aveva appena fatto quest'uomo, anche se avessi avuto più tempo per studiare la scena.

"Sorprendente!"

Tony sorrise dolcemente. "Saresti sorpreso da quello che riesci a ricordare quando ti sparano."

Lo sapevo. Ma non avevo intenzione di dirlo a Tony.

Dissi a Tony che il taxi sarebbe dovuto rimanere qui finché quelli del laboratorio non avessero finito. L'assassino aveva colpito il bagagliaio del taxi almeno due volte e ci sarebbero servite le prove. Dissi a Tony che era libero di andare, se voleva.

"Penso che andrò a casa, tenente," disse Tony. "Sono un po' scosso."

Lo ringraziai e gli diedi uno dei miei biglietti da visita nel caso si ricordasse di qualcos'altro. Avevamo il suo indirizzo, se avessimo avuto bisogno di lui.

Sam ed io scendemmo dal taxi malvolentieri. Notai subito due cose. Una, il medico legale era arrivato e aveva sollevato il telone per controllare la vittima, e, due, stava nevicando.

Dalton McFee, il pizzetto che brillava con luccichii per la neve, rimise il telone sopra la vittima. Ci disse: "Ufficialmente, posso solo dire che la morte sembra essere stata causata da un colpo di pistola. Ufficiosamente, posso dire che è stato lo stesso tiratore a fare questo. Sembra che qualcuno stia giustiziando degli spacciatori di strada, e sta usando una nove millimetri."

Una delle persone in divisa portò una radio portatile. "Tenente, per lei. Ce n'è un'altra."

"Ma che diavolo?" dissi, mentre prendevo la radio.

***


IL DETECTIVE TORY MASTERSON della Narcotici ci incontrò sulla scena del quarto omicidio. Stava parlando al cellulare quando Sam ed io arrivammo, mentre gli agenti sorvegliavano la porta.

382,08 ₽
Возрастное ограничение:
0+
Дата выхода на Литрес:
07 апреля 2020
Объем:
172 стр. 5 иллюстраций
ISBN:
9788835404057
Правообладатель:
Tektime S.r.l.s.
Формат скачивания:
epub, fb2, fb3, ios.epub, mobi, pdf, txt, zip

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